Strasburgo – 28 MARZO 2019 – “La gravità della situazione economica italiana è tale da non consentire ulteriori passi falsi sul fronte delle riforme necessarie per lo sviluppo e la crescita. Il governo ha mancato clamorosamente gli obiettivi che si era prefissato: l’Italia e il Mezzogiorno hanno urgente bisogno di riforme strutturali”. Commenta così Aldo Patriciello, europarlamentare molisano e membro della commissione industria, ricerca e energia, i dati diffusi dal Centro studi di Confindustria, secondo cui la crescita dell’Italia nei prossimi anni sarà pari a zero. “Siamo difronte a delle previsioni davvero preoccupanti – ha spiegato Patriciello. Nell’Eurozona, l’Italia è l’unico Paese che rallenta, anche la Grecia ci ha superato.  Occorre invertire al più presto la rotta e far ripartire i consumi, gli investimenti, l’occupazione: il rischio è che a pagare il prezzo più alto della mancata crescita sia ancora una volta il Mezzogiorno”. Secondo le previsioni di Confindustria il rapporto deficit/Pil salirà al 2,6% quest’anno, sopra il livello del 2018 e il target concordato con l’Europa al 2%, e resterà allo stesso livello il prossimo anno. Anche il debito rispetto al Pil è atteso in salita al 133,4% nel 2019 e al 133,6% nel 2020. Il problema – ha concluso l’eurodeputato azzurro – è che facciamo più debito senza però produrre crescita.